Uno, nessuno, centomila – La personalità degli Mediatori
Immaginazione e Chiarezza… I due lati della medaglia.
Idealista, convinto che in ognuno di noi ci sia del buono… è lui, il mediatore, che in una causa di interesse morale, ha perfetta visione delle infinite possibilità di intenti e che riesce ad immaginare le intenzioni degli altri in modo quasi paranormale benché, come conseguenza della sua dirittura morale, può facilmente offendersi dall’altrui comportamento. Diciamo che il mediatore è un pochino suscettibile!
La sua abilità di immaginare tutti i possibili scenari ipotetici, lo mette in situazioni nelle quali mette in discussione la realtà, ed è per questo motivo che ha difficoltà a tenere i piedi per terra e ad essere consapevole di cosa succede intorno a se. Forse Alexa potrebbe essere d’aiuto!!!!
È introverso e pare spesso calmo o timido, si lascia guidare dall’intuizione prendendo decisioni sui propri sentimenti. Ha una fiamma interiore…. e che fiamma!!!!
Non avendo una mente logica, può sembrare meno intelligente di quanto non sia in realtà.
Ragionando in termini di “giusto/sbagliato” secondo le proprie esperienze, il mediatore può prendere anche decisioni illogiche se è la decisione “eticamente giusta” per i suoi criteri.
Fateci attenzione…
Creativo, fantasioso, eccentrico e individualista, si considera speciale, dotato di abilità uniche che spera di utilizzare per fare la differenza nel mondo.
Anche se molti mediatori sentono di non conoscersi abbastanza bene e di dover ancora cercare il loro posto all’interno della società, sentono che aumentare la loro conoscenza di sé gli permetterà di agire con più sicurezza e maggior dedizione alla causa.
Questo aspetto è evidente in un personaggio, Frodo Beggins. Nella saga Il Signore degli Anelli si osserva un Frodo che evita di stare al centro dell’attenzione e che si ritrae in ogni occasione in cui è possibile emergere… E nonostante tutto, è proprio lui che sarà protagonista… lui che accetterà la missione di portare l’anello… il fardello di cui si farà carico superando tante avversità ed ostacoli, pur non avendo armi particolari … Accoglierà l’incarico proprio grazie al suo idealismo e alla sua disponibilità.
Il mediatore dunque desidera aiutare le persone o lottare per una causa che sente giusta e, nel farlo, riesce ad aprirsi verso la collettività senza perdere la sua forte individualità. Il mediatore infatti si sente unico e diverso dalla maggior parte delle persone e, se da un lato sa di appartenere alla comunità, dall’altro desidera esserne riconosciuto come non convenzionale e unico.
Nei fumetti e, in generale, nel mondo dei super eroi, Poison Ivy è un esempio di mediatore. Botanica di Gotham City, ossessionata dalle piante, dall’estinzione ecologica e dall’ambientalismo, non a caso, indossa un body di colore verde ornato di foglie. Le piante rampicanti le si estendono su tutti gli arti. Usa tossine vegetali e feromoni che controllano la mente per le sue attività criminali, che generalmente mirano a proteggere le specie in via di estinzione e l’ambiente naturale. Inizialmente era caratterizzata come una supercriminale, ma col tempo diventa come una vera e propria antieroe, facendo le cose sbagliate per le giuste ragioni.
Cresciuta in una famiglia senza amore, era una studentessa di botanica che fu sedotta dal suo professore, il dott.Woodrue, che approfittò di lei per usarla come cavia per i suoi esperimenti su piante e veleni, trasformandola. L’esperienza la traumatizzò rendendola mentalmente instabile. Anni dopo, si trasferì a Gotham, dove iniziò la sua carriera criminale minacciando di rilasciare delle spore velenose nell’aria se non fossero state soddisfatte le sue richieste. Fermata addirittura da Batman, divenne per lei un’ossessione sconfiggere l’unico uomo che non poteva controllare ed incominciò a perfezionare i suoi poteri creando armi come i suoi famosissimi baci velenosi.
Molte versioni del personaggio di Poison Ivy sono apparse sul grande e piccolo schermo, ma il suo desiderio di lottare per ciò in cui crede rimane costante in tutte. Sebbene Poison Ivy sia spesso dipinta come una cattiva a causa della sua volontà di fare tutto il necessario per raggiungere i suoi obiettivi, come mediatore, vuole semplicemente unire il mondo nella creazione di un cambiamento positivo, indipendentemente dal fatto che le sue azioni siano corrette o meno.
Ivy è un’attivista impegnata nel salvare la vita vegetale e la fauna selvatica della terra.
Certo è che, come si vede in Poison Ivy, il mediatore è orgoglioso di essere atipico e, se non viene compreso, tende ad isolarsi. Ecco perchè, quando conosce persone con mentalità simile alla sua con le quali trascorrere del tempo, l’armonia che prova sarà fonte di gioia e di ispirazione.
Esprimendo la sua unicità, il mediatore assume apparenza eccentrica o apparire trasandato.
Pensiamo, per esempio a Meg Griffin, dal celebre cartoon I Griffin. Figlia maggiore della famiglia Griffin nella popolare sitcom animata. Lei è spesso oggetto di scherno quando si tratta della sua famiglia e viene spesso messa in secondo piano da suo padre, che la aliena o la prende in giro senza sosta.
Nonostante la sua posizione nella famiglia Griffin, la sua personalità traspare nella sua compassione per i suoi fratelli, essendo quella a cui sanno di potersi rivolgere in tempi di crisi. Meg è piuttosto isolata, non del tutto di sua iniziativa, ma non sembra esserne particolarmente influenzata.
Ma in Meg si notano le occhiaie!!!!
Sì, perchè il ritmo frenetico della vita, come i momenti di crisi quotidiani, è sempre uno stimolo per un mediatore come Meg che non si lascia spaventare da ansia e insonnia di cui “soffre”. Ama l’intensità della vita e cerca di vivere al pieno forti emozioni anche se non è sempre facile non farsi prendere dalla frustrazione di essere troppo presa ed impegnata.
Ma quali sono in generale i talenti del mediatore?
Ha talento nell’esprimere se stesso, rivelandosi attraverso metafore e personaggi di fantasia.
Possiede il dono nella comunicazione e si adatta alle persone modificando tono e linguaggio. E’ brillante e gran chiacchierone. Essendo guidato da un forte senso di integrità e dalla altrettanto forte intuizione è perfetto per ricoprire posizioni dove è richiesta oggettività e buon giudizio. Ma il mediatore può trovare il suo mestiere ideale nella giustizia, nell’avvocatura e nel settore pubblico come dirigente di alto livello.
Il mediatore è un fuori campo! Può esprimere le sue abilità in vari campi – religiosi, artistici, sociali, accademici oltre che essere interessato ad organizzazioni di cura, di psicoterapia, di volontariato e altri servizi umani.
Diciamo pure che il mediatore è un artista in tutto ciò che fa! Le sue passioni sono: poesia, musica, danza, recitazione, scrittura creativa e anche l’architettura.
L’espressione creativa è come una linfa vitale che gli offre l’opportunità di scoprirsi ed esprimersi.
Chissà se hai mai conosciuto un mediatore? Si, perché il mediatore è uno dei tipi più rari di personalità (ne rappresenta circa il 4% della popolazione). E se lo hai conosciuto, sei proprio fortunato!
Tra i mediatori più conosciuti citiamo Woody Allen, Fabrizio De André, Kurt Cobain, Gandi, Giacomo Leopardi, Edgar Allan Poe, John Snow (personaggio di Il Trono di Spade) e infine l’intramontabile E.T. (ve lo ricordate? Telefono casa!!!!!).
Ma, grazie alla sua grandissima fantasia, citiamo anche William Shakespeare, Franz Kafka, Virginia Woolf e Tolkien ai quali, se potessimo consigliare qualche libro da leggere, potremmo sicuramente citare libri Fantasy e di magia.
E allora che ne pensi? Siamo arrivati quasi alla fine dell’esplorazione delle 16 Personalità… e fra pochissimo potremo finalmente capire quale personalità è la nostra preferita!
Stay tuned!!!
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