Vedere per credere

di Diego Cigolini
vedere per credere

Qualche giorno fa, in azienda, alcune lampade che illuminano la corsia di passaggio dei muletti si sono bruciate e subito sono intervenuti i tecnici per ripristinare il funzionamento delle medesime.

Tale operazione ha richiesto l’utilizzo della piattaforma per i lavori in quota e, per questo, l’operatore incaricato si è, giustamente, preoccupato di delimitare l’area con l’apposito nastro rosso e bianco, in modo da impedire sia alle persone che ai muletti di attraversare la zona interessata.

Tutto questo si è svolto vicino al reparto dove lavoro io con i miei collaboratori, che ho allertato, avvisandoli di fare molta attenzione e di non oltrepassare l’area delimitata, perché il rischio che qualcosa cadesse dall’alto era molto elevato.

In una situazione di tal genere, c’è anche un altro pericolo da non sottovalutare: l’operatore che manovra la piattaforma potrebbe, per una infinita serie di motivi, sbagliare una manovra con conseguenze disastrose. Non possiamo mai avere la certezza che un fatto non accada e per questo motivo dobbiamo tenere molto alta l’asticella dell’attenzione.

Mentre svolgevo le mie attività lavorative, visto che, come sopra ho scritto, tale zona confina con il reparto da me presieduto, potevo osservare il comportamento di altri miei colleghi che si trovavano a passare in tal luogo proprio mentre i lavori in quota si stavano svolgendo.

Vedere per credere!

Con molta tranquillità, i miei colleghi di cui sopra  hanno alzato il nastro rosso e bianco oltrepassandolo e, con la stessa tranquillità, chiacchierando tra loro, sono passati sotto il braccio della piattaforma, per poi continuare nella loro direzione.

Ovviamente, non potevo starmene zitto ed, in primis, con un intercalare bresciano, ho interrotto i loro discorsi chiedendo: “Secondo voi il nastro rosso e bianco perché è stato messo?” ed ancora: “Fate così anche in prossimità di un passaggio a livello? Ci passate sotto in macchina?”

La risposta di uno di loro è stata: “Eee, dai… Ci abbiamo messo un attimo”, mentre gli altri due se ne sono stati in silenzio.

Perché ci sono ancora persone orientate a non comprendere che UN ATTIMO può essere fatale?

Non stanchiamoci mai di far notare comportamenti volti a mettere in pericolo la propria vita o quella degli altri. E’ fondamentale questo tipo di contributo anche se in alcuni casi, il nostro intervento infastidisce chi abbiamo davanti, facendoci sentire nell’errore.

L’errore più grave, a mio avviso, è voltarsi dall’altra parte, facendo finta di non vedere per la paura di creare tensioni o attriti tra colleghi.

La vita è più importante di qualsiasi altra cosa!

 

 

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