Autorità e Autorevolezza: il superamento della divisione tra le due soft skills

di Laura Seidita
Autorità e Autorevolezza

Saper comunicare, capacità di ascolto attivo, lavorare in gruppo, leadership, flessibilità, pensiero critico, capacità di gestire lo stress… sono alcune delle “soft skill” necessarie per guidare un team.

Le competenze trasversali sono difficili da allenare perché significa “modellare” competenze afferenti ai tratti specifici della personalità, legate all’intelligenza emotiva e alle abilità naturali che ciascuno di noi possiede.

Nella lista delle 10 soft skills che deve avere un manager per aver successo non vengono mai nominate l’autorevolezza e l’autorità.

Perché?

Forse perché molti dei nostri manager sono ancora convinti che l’autorità sia vincente, mentre essere autorevoli sia una debolezza oppure semplicemente che l’una escluda l’altra?

Vediamo insieme la differenza sostanziale tra autorità ed autorevolezza.

Autorevolezza. Non si impara, ma si costruisce e consolida col tempo con un allenamento costante.

Un individuo autorevole è seguito perché gli/le viene riconosciuto/a la sua influenza come guida e la sua naturale funzione di leader che si merita fiducia e stima da parte degli altri. È un leader!

Si è autorevoli quando invece di ordinare le cose possiamo permetterci semplicemente di chiederle e/o proporle.

L’autorevolezza si sviluppa dimostrando atteggiamento partecipativo. 

Autorità. È un surrogato dell’autorevolezza e deriva dal potere e dal grado all’interno di una organizzazione. Il soggetto che si “crogiola” solo nell’autorità ritiene di dover essere obbedito solo perché l’ordine è impartito da una persona gerarchicamente superiore e non perché l’ordine impartito o ciò che chiede sia giusto o corretto.

L’autorità si identifica, quindi, con uno stile direttivo.

Attenzione! Non bisogna per forza scegliere tra l’una o l’altra…

Autorità e Autorevolezza possono coesistere in una persona e l’equilibrato connubio all’interno di un’organizzazione assume notevole rilevanza se l’individuo che ricopre una carica di prestigio (dirigente o responsabile) sarà riconosciuto come autorità (in senso gerarchico) ed attua nel contempo comportamenti tali da meritare fiducia e stima da parte delle persone del proprio team.

È risaputo che le persone seguono i leader per l’esempio che danno e per quel che fanno.

La competenza che in questo contesto gioca un ruolo strategico è la comunicazione efficace, in quanto può trasformare una persona autoritaria anche in una persona autorevole, capace di coinvolgere ed al tempo stesso essere un punto di riferimento per gli altri.

Per ottenere tutto ciò, è necessario affrontare inevitabilmente un percorso di crescita personale per migliorare costantemente la propria conoscenza, le proprie risorse, i propri talenti e le proprie abilità comunicative.

E tu sei pronto a questo arduo percorso che ti porterà a scalare più velocemente le “caselline” dell’organigramma aziendale?

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