La parola ad Andrea Ferrari, Corporate Sustainability Manager e Elena Dacomo, Corporate HR & Organization Director Theras

di Annarita Cacciamani
Theras

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La sostenibilità come modo di essere e di agire è nel DNA di Theras, azienda del settore biomedicale, con sede a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma. Andrea Ferrari, Corporate Sustainability Manager, e Elena Dacomo, Corporate HR & Organization Director, hanno raccontato a Rock ‘n’ Safe le tante iniziative messe in campo dall’azienda in tema di sostenibilità e benessere dei lavoratori.

 

Quando nasce Theras e di cosa si occupa? 

Theras nasce nel 2011 a Salsomaggiore Terme. Si occupa di ricerca e commercializzazione di dispositivi medici per patologie croniche, in particolare per il trattamento del diabete e del dolore cronico. La volontà è di riuscire a fornire queste terapie in modo socialmente sostenibile, affinché sempre più persone ne possano beneficiare.

Quali sono i principali dispositivi che avete sviluppato e commercializzato?

 Attualmente i più diffusi sono quelli impiegati nel monitoraggio glicemico in continuo e nell’infusione di insulina attraverso dei microinfusori. Il prodotto storico invece con cui Theras ha iniziato la propria attività nel 2011 è un sistema di neuromodulazione spinale che si inserisce invece tra le terapie per il dolore cronico.

Come si sposano l’innovazione, la ricerca e la salute dei pazienti? Potete farci un esempio?

 Per la nostra visione paziente-centrica questi 3 concetti sono strettamente legati. Se volessimo immaginarli graficamente, potremmo identificare la salute del paziente come il nostro traguardo, mentre ricerca e innovazione potrebbero essere rispettivamente la nostra partenza e il nostro mezzo. È chiaro che per muoverci correttamente abbiamo bisogno di avere una strada chiara, che per noi è la sostenibilità; questo perché vogliamo garantire che la salute dei pazienti sia sempre più accessibile e duratura.

Theras è stata inserita nei Great Place to Work. Cosa significa questo riconoscimento? Avete in atto particolari iniziative per il benessere dei lavoratori?

 Aver ottenuto il riconoscimento Great Place to Work significa che in Theras c’è un ottimo ambiente di lavoro.

Non c’è un’iniziativa particolare che spieghi questo risultato: il benessere in azienda si ottiene lavorando su tutti gli aspetti della vita lavorativa. In primis ci sono gli investimenti che facciamo sui manager, da cui dipende la qualità dell’ambiente di lavoro all’interno dei team: ci sono stati riconosciuti competenza, rispetto per le persone, condivisione dei valori, pari opportunità. Sono considerate molto importanti anche le opportunità di formazione e sviluppo, la possibilità di contribuire all’innovazione, le iniziative legate alla responsabilità sociale dell’azienda e alla gestione del proprio tempo con scelta del profilo orario e smart working. C’è il pacchetto dei benefit, che nel tempo stiamo ampliando per dare alle persone e alle loro famiglie una sempre maggiore libertà finanziaria: tutte le persone, ad esempio, beneficiano di una cassa sanitaria e da quest’anno abbiamo introdotto anche i buoni pasto. Anche l’ambiente di lavoro fisico conta: la nostra nuova sede è bellissima! C’è infine il divertimento: il nostro stare insieme è sempre informale e piacevole, ma la vera energia si libera negli Annual Meeting, i nostri meeting di fine anno, in cui a fianco delle riunioni di lavoro creiamo lo spazio per celebrare i risultati e far festa insieme.

Aver ottenuto questo riconoscimento al primo anno di partecipazione è stato per noi straordinario, perché non è il risultato di azioni fatte con l’obiettivo di ottenerlo, ma è stata una fotografia: noi eravamo così e le persone ce lo stavano dicendo. Con queste chiare indicazioni da parte delle persone, è interessante ora lavorare sulle aree di miglioramento e mantenere vive, o addirittura portare all’eccellenza, le aree di forza. Ottenere queste informazioni, e innescare un processo di miglioramento continuo, era il motivo per cui abbiamo deciso di partecipare all’indagine di Great Place To Work.

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Come gestite la formazione del vostro personale?

La formazione è un processo continuo, che si collega al piano strategico pluriennale nei suoi obiettivi di medio-lungo termine e che si concretizza in un piano formativo annuale per gli obiettivi da raggiungere nel breve termine. Si parte da una rilevazione del fabbisogno che facciamo insieme al gruppo manageriale, dopodiché costruiamo un piano formativo che risponde alle esigenze rilevate. Nel piano formativo trovano spazio sia gli aggiornamenti tecnici e normativi, sia i veri e propri corsi di formazione per l’acquisizione di nuove competenze (tecniche, trasversali, manageriali). Nell’ultimo triennio abbiamo offerto mediamente 35 ore di formazione pro-capite.

Vi è infine un altro programma, Empower Yourself! nato ormai 3 anni fa in parallelo al piano formativo ufficiale, che offre a tutte le persone corsi su competenze di base, il cui aspetto innovativo è che in questo caso sono le persone a scegliere i corsi, e non il/la loro manager. Il programma ci permette inoltre di valorizzare le risorse interne, perché alcune persone diventano gli stessi docenti dei corsi. Con questa iniziativa, che si pone a cavallo tra formazione e responsabilità sociale d’impresa, desideriamo assicurarci che tutte le persone, indipendentemente dal ruolo che ricoprono, ricevano almeno un intervento formativo all’anno e si mantengano allenate ad imparare, per essere pronte al cambiamento e capaci di far evolvere la propria professionalità.

La crescita e gli importanti risultati raggiunti da Theras testimoniano che le persone al suo interno hanno saputo rinnovarsi costantemente: attraverso la formazione vogliamo coltivare e mantenere viva questa nostra capacità, coinvolgendo tutte le persone, nessuna esclusa.

Ultimamente si parla molto di sostenibilità. Come declinate questo concetto nella vostra attività quotidiana?

La sostenibilità non la vediamo come un concetto ma come un modo di essere e agire. Declinarla nell’attività quotidiana vuol dire rivedere il nostro modo di pensare e di fare. Il nostro impegno è continuare a ricercare un miglioramento sia a livello ambientale che sociale. Per parlare in modo concreto, abbiamo installato sul tetto una copertura a pannelli fotovoltaici, che secondo le stime di produzione (tool europeo sull’efficienza) incrociate con i consumi rilevati dall’inventario GHG dovrebbe renderci energeticamente autonomi al 78%. Ci teniamo sempre a specificare che queste sono stime in quanto la nostra nuova sede è attiva da meno di 12 mesi. Un’ulteriore modalità di sfruttamento del tetto è stata quella di collegarlo ad una vasca di recupero acque piovane sottoterra, che grazie ad un sistema di pompaggio ci permette di irrigare le zone verdi, riducendo così lo spreco di acqua dalla rete idrica.

Insieme ad Elena, inoltre abbiamo dato il via nel 2023 al nostro piano interno di Diversity, Equity and Inclusion, partendo innanzitutto da un’azione formativa rivolta al gruppo manageriale, guidata da una consulente esperta di linguaggio, per comprendere quanto gli stereotipi, i pregiudizi e i bias possano influire, anche senza volere, sulle nostre relazioni e sulla nostra comunicazione quotidiana. Stiamo programmando ora altre iniziative, che coinvolgeranno progressivamente tutte le persone, con lo scopo di creare situazioni concrete in cui condividere, anche al di là del proprio ruolo, i valori alla base della nostra cultura aziendale, come la vicinanza e l’accoglienza delle persone, senza esclusioni.

Theras è molto legata al territorio in cui è nata. Come cercate di contribuire al benessere della comunità e dell’ambiente che vi circonda?

Cerchiamo di supportare il più possibile tutto il tessuto sociale che ci circonda. Sosteniamo eventi sportivi perché crediamo nel valore dello sport e dell’aggregazione. Per lo stesso motivo supportiamo realtà che lottano tutti i giorni a favore di aggregazione e inclusione. Sosteniamo eventi culturali e di divulgazione, perché imparare e capire ci rende persone più complete. Sosteniamo le associazioni di volontariato perché crediamo tantissimo nel loro impegno per la comunità. Tutto questo perché vogliamo impegnarci a fare in modo che la nostra crescita non sia solo nostra, ma possa essere almeno un po’ di tutti.

 

 

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