La parola ad Antonio Napoleone, CEO Europa Risorse

di Giorgio Nadali
Europa risorse

Antonio Napoleone

Fondata alla fine degli anni ’90 da Marc Mogulli e Antonio Napoleone, Europa Risorse Group è una piattaforma italiana indipendente specializzata nella gestione di asset, sviluppi, progetti e finanze di importanti investitori istituzionali italiani ed esteri.

 Nel corso dei suoi 20 anni di attività, il gruppo ha realizzato e gestito più di 40 grandi progetti di sviluppo immobiliare per un valore di circa 2,5 miliardi di euro per oltre 25 investitori.

Europa Risorse unisce l’esperienza nello sviluppo immobiliare alla gestione attiva, applicando il know-how delle best practices internazionali e posizionandosi sul mercato come operatore efficiente ed affidabile.

Negli ultimi anni, Europa Risorse si è sempre più concentrata sullo sviluppo di progetti di riqualificazione e trasformazione urbana, prestando particolare attenzione al benessere delle persone nei luoghi di lavoro.

 

Come nasce e cos’è l’ufficio biofilico che sorgerà nel 2024 a Milano?

Il padre della biofilia, Edward Wilson ci ha insegnato: “La biosfera non ci appartiene, siamo noi che apparteniamo alla biosfera. Gli organismi in mezzo ai quali viviamo questa magnifica profusione di vita, sono il prodotto di 3,8 miliardi di anni di evoluzione per selezione naturale. Nella scala geologica noi siamo arrivati soltanto un istante fa. La fisiologia e la mente umane sono adattate alla vita nella biosfera, che abbiamo appena iniziato a comprendere.”

Questa comprensione sta accelerando negli ultimi anni, e ci rediamo conto che stiamo distruggendo questo splendido pianeta. Nel mio piccolo, ho maturato l’idea che tutti devono dare un contributo per invertire questa tendenza. Come developer ho pensato che tutti gli edifici che promuovo devono essere biofilici. Questo vale per gli uffici ma anche per le scuole, gli ospedali, le residenze e via dicendo.

L’ufficio biofilico è l’ambiente di lavoro dove l’uomo e la natura sono integrati, proprio come ha predisposto la nostra evoluzione.

 

Quali vantaggi ha per chi vi lavorerà?

A gennaio 2023, Nomisma ha pubblicato una ricerca condotta su più di 500 lavoratori nell’area milanese. Come vedete nella tabella che rappresenta la soddisfazione dei lavoratori nei loro uffici attuali, essa è molto bassa.

Spendiamo più dell’80% del nostro tempo al chiuso, dove la natura, fino ad oggi, non c’è. In questa situazione il nostro innato amore per la natura soffre, ci sentiamo stressati, ci ammaliamo di più e siamo meno creativi e produttivi. In un ufficio biofilico possiamo invece lavorare sentendoci addosso quel senso di benessere che oggi scopriamo solo facendo una bella passeggiata nei boschi.

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Quanti altri progetti simili sono previsti in Italia e per quando?

In Italia credo che siamo i primi in assoluto. Nel mondo le nuove corporate con larghe vedute, tipo Amazon e Apple, hanno già degli uffici biofili. Lo Stato di Singapore sta integrando la Città intera con la natura. La maggior parte dei nuovi progetti italiani sono progettati con grande sensibilità verso risparmio energetico e bassa emissione CO2, alcuni sono anche molto ispirati al verde (che non basta per creare un ambiente biofilico). La mia sensazione è che la via della biofilia ha già iniziato a condizionare l’architettura e l’urbanistica di oggi e del futuro.

 

Cosa pensa della frase di Eliel Saarinen “Lo scopo dell’architettura è di proteggere e migliorare la vita dell’uomo sulla terra, per appagare il suo credo nella nobiltà della sua esistenza.”? E secondo lei, quali sono le tre caratteristiche di un architetto di successo?

Un genio che ha anticipato ciò che oggi sta diventando senso comune. Secondo me l’architettura non può essere un monumento alla bravura dell’architetto, ma un habitat naturale della nostra biosfera, pensato per l’uomo che ci vive (o lavora) e per tutti gli altri essere viventi della terra.

Io non sono un architetto, ma provo a rispondere con l’occhio del developer:

  • Progettare avendo sempre in mente l’Uomo e la Natura come un unico sistema.
  • Usare materiali naturali e ottenere nell’ambiente chiuso gli stessi parametri di benessere che trovi nei luoghi incontaminati (aria naturale, luce naturale, piante e colori della natura, controllo dei rumori e via dicendo).
  • Fare in modo che il progetto sia economicamente sostenibile per gli investitori (altrimenti può restare un sogno nel cassetto).

 

Quando l’architettura è davvero sostenibile e aperta al welfare?

Quando utilizza fonti energetiche rinnovabili, emette zero di CO2 , usa materiali naturali e biodegradabili, si integra con la natura, e abbia una funzione sociale per tutti i cittadini. Su quest’ultimo ruolo sociale si può fare molto. Welcome ha il piano terra usufruibile da tutti i cittadini e offre spazi di aggregazione al chiuso e all’aperto con tanti servizi utili a tutti.

 

 

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