La parola a Paolo Cavatorta, direttore area QHSSE di Impresa Pizzarotti & C. SpA

di Patrizia Tonin
PIZZAROTTI

«Diamo forma allo spazio» per rendere il mondo un posto migliore dove vivere in armonia e per costruire l’eccellenza in modo sostenibile e innovativo.

È questa la mission di Impresa Pizzarotti, una delle più significative e solide realtà italiane nel settore delle costruzioni, attiva da più di 100 anni nel nostro Paese e all’estero, che coniuga innovazione continua, sviluppo di competenze, ricerca tecnologica, salute e sicurezza dei lavoratori, oltre alla salvaguardia dell’ambiente.

Il Gruppo fondato nel 1910 con sede principale a Parma, opera oggi in più di 15 Paesi e 5 continenti, con una forza lavoro totale di circa 3.100 dipendenti. È Leader nella realizzazione di grandi infrastrutture, quali tunnel, strade ed autostrade, linee ferroviarie, aeroporti, ponti, opere idrauliche e dighe, costruzioni civili, quali ospedali, alberghi e resort turistici, edifici residenziali e commerciali. La società ha anche sviluppato le sue competenze e una vasta esperienza nel settore delle concessioni e attualmente gestisce contratti di progettazione, costruzione e gestione, sia su edilizia civile che infrastrutturale.

 

Quali sono i valori della vostra azienda?

 

• Responsabilità: Se le persone hanno chiaro il loro ruolo e loro responsabilità e il motivo per cui l’azienda esiste (scopo), allora questo (atteggiamento) guiderà l’organizzazione nel medio-lungo termine;
• Innovazione: Lavorare per un ambiente che promuova il pensiero creativo e incoraggi le persone a proporre soluzioni e imparare dagli errori;
• Attenzione alle persone: Le persone guidano il cambiamento e il cambiamento guiderà i risultati. In Pizzarotti, i valori dell’Azienda prendono forma attraverso i comportamenti delle persone e diventano più chiari;
• Orientamento al cliente: I clienti sono la ragione per cui esistiamo: nel conoscere e comprendere le loro esigenze e quelle di tutti i principali stakeholder sta la chiave della nostra competitività presente e futura.

Dai valori discendono le nostre competenze chiave, che chiediamo a tutti i dipendenti di fare proprie.

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Avete definito recentemente un piano di sostenibilità 2022-2030: quali sono le aree di azione e i principali progetti?

 

Il nostro Piano di Sostenibilità 2022-2030 è stato aggiornato tenendo in considerazione il Piano Industriale aziendale, i Sustainable Development Goals e i risultati conseguiti nel 2021, e rappresenta il nostro impegno verso i nostri stakeholders e verso le generazioni future.
Si declina su 6 aree di impegno: promozione dell’Economia Circolare; mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici; cura e sviluppo delle persone del mondo Pizzarotti; rafforzamento in chiave ESG della Catena di Fornitura; Governance della Sostenibilità; innovazione e digitalizzazione.

I principali progetti sono:

• riduzione dei tassi infortunistici (indice di frequenza infortuni Fa ≤ 3,1) mediante iniziative di informazione/formazione/coinvolgimento delle maestranze e delle funzioni tecniche/dirigenziali, miglioramento delle procedure aziendali riguardanti la gestione degli eventi di sicurezza, il progetto pilota Safety@work nel cantiere di Raddoppio Linea Circumvesuviana con utilizzo di sensoristica anticollisione su mezzi e uomini per migliorare la sicurezza in cantiere, applicazione sistema BBS per 2 nuove commesse a direzione tecnica PZ nel 2023, 3 nel 2024, 3 nel 2025 e 3 nel 2026;
• introduzione di misure per il miglioramento del work-life balance mediante analisi sul gender pay gap, politiche di welfare, applicazione di orari flessibili e lavoro ibrido presso altre sedi oltre a quella centrale, progetti volti a favorire l’aggregazione e senso di appartenenza; favorire la diversità e l’inclusione;
• adozione del modello di cantiere sostenibile per le nuove commesse, tramite ricorso a tecnologie BIM nelle fasi costruttive e di gestione, manutenzione e successiva dismissione e azioni volte al riutilizzo delle risorse, utilizzo di mezzi e attrezzature a bassa emissione, controllo delle emissioni polveri e GHG, approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili per almeno il 70% dell’energia elettrica approvvigionata, produzione di energia rinnovabile in cantiere, utilizzo di fornitori locali;
• incrementare la proporzione di fornitori valutati secondo criteri ambientali e sociali (partnership con EcoVadis e Open-es);
• incrementare la proporzione di materiali acquistati con contenuto di riciclato mediante azioni di tracciamento del contenuto di riciclato nei prodotti e materiali acquistati, privilegiando quelli con il contenuto di riciclato più alto a parità di altre prestazioni e l’attribuzione di un fattore premiante per i fornitori in fase di recommendation per almeno il 10% dei processi di fornitura riguardanti categorie merceologiche più significative;
• riduzione al minimo del consumo di acqua (partnership con A2A) attraverso la costruzione di infrastrutture sostenibili in grado di ottimizzare il ciclo idrico integrato
• sviluppo del Piano di Mobilità aziendale, con programmi di formazione e sensibilizzazione per i dipendenti e incentivi all’utilizzo di mezzi di trasporto eco;
• riduzione delle emissioni totali GHG (Scope 1+Scope 2) di Gruppo mediante, tra gli altri, l’impiego di impianti e attrezzature più efficienti e a basso consumo, smart metering e relamping negli uffici e l’utilizzo di vetture elettriche/ibride e biocarburanti.

 

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Avete avviato un progetto sperimentale BBS (Behavior Based Safety). In poche parole?

 

Nei cantieri del Consorzio Tunnel Giovi (GE) è stato avviato recentemente, in modalità sperimentale, il progetto BBS (Behavior Based Safety), una tecnica di gestione della sicurezza che concentra l’attenzione sui comportamenti e utilizza metodologie partecipative e collaborative per ridurre gli infortuni sul lavoro, attraverso l’osservazione e la segnalazione dei comportamenti errati, con l’intento di ridurli ed eliminarli. Questo protocollo, riconosciuto a livello mondiale, sviluppa il processo di responsabilizzazione del lavoratore, che percepisce la sicurezza non come un principio astratto, ma come una costante azione quotidiana che lo riguarda direttamente e risulta un valido strumento per la promozione della cultura della sicurezza sul lavoro.

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Nell’ambito delle smart infrastructures, è nata la piattaforma PMS. Di cosa si tratta?

 

SECO e Synthesis (società esperta in monitoraggio geotecnico) stanno collaborando con l’obiettivo di creare una potente piattaforma, il PMS (Pizzarotti Monitoring System) per il monitoraggio e la gestione degli scavi, in grado di ricevere dati in tempo reale da stazioni sotterranee e di superficie più dai parametri macchina TBM.

L’estensione della PMS permetterà di applicare modelli di Intelligenza Artificiale e Machine Learning ai dati provenienti dalle fasi di avanzamento degli scavi, diventando uno strumento fondamentale che supporterà gli addetti ai lavori nella gestione del cantiere, per ottimizzare il progetto e ridurre tempi e costi.

All’interno della piattaforma, in breve, sarà possibile visualizzare i modelli 3D sviluppati all’interno della modellazione BIM dell’AsBuilt. Ciò consentirà di avere una visione completa dell’installazione dei vari dispositivi e la riduzione dei tempi di individuazione di eventuali mal funzionamenti della sensoristica installata e offrirà la possibilità di ottenere previsioni delle prestazioni di produzione dello scavo, dei problemi meccanici, elettrici ed elettronici delle TBM, ecc.

Altri progetti o fate corsi di formazione specifici sulla Safety, sia da soli che in partnership con altre aziende?

 

Al centro dei nuovi valori aziendali c’è il concetto “Safety First”, anche in relazione alla natura del nostro business. Per fare questo ci siamo dotati del documento “Politica Integrata Aziendale” nel quale è espresso l’impegno per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in tutte le sedi e branch nazionali ed estere. Oltre al Sistema Integrato di Gestione Qualità Sicurezza ed Ambiente, con il quale ci impegniamo ad implementare le procedure che governano i processi sui due aspetti appena citati, in un’ottica di massima riduzione dei rischi. In particolare, le azioni di controllo vengono concentrate sugli eventi (near miss e infortuni) attraverso un’analisi delle cause e una strategia di atteggiamenti corretti al fine di evitare una loro reiterazione.

Inoltre, in merito alla formazione su salute e sicurezza, vi è una parte obbligatoria in linea con quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni che ha subito un aumento totale nell’ultimo anno rispetto agli anni precedenti (16.041 ore su un totale di 20.204), mentre la restante parte è relativa alle tematiche tecnico/professionali e manageriali e accademie interne.

Nello specifico l’azienda, anche appoggiandosi a relatori esterni accreditati quali Rina Academy e Forsafe Srl, fornisce corsi in modalità presenza ed e-learning destinati a tutti i dipendenti e a funzioni specifiche legati ai maggiori rischi a cui sono soggetti i lavoratori (rischi da ufficio e rischi tipici da cantiere) e conseguenti aggiornamenti richiesti e con differenze in base al livello di rischio alto o basso.

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