Eddie Van Halen e la redazione del DUVRI

di Marco Leonetti
Eddie Van Halen e la redazione del DUVRI

Qual è il rischio più ricorrente nella redazione del DUVRI? Che nessuno lo legga.

Come possiamo ovviare a questo problema? Verificando che sia stato letto.

Banale? Sì, ma efficace.

Ovviamente, per assicurarci che il DUVRI sia stato letto, abbiamo bisogno di uno strumento facile da identificare che vada oltre la firma.

Idee in merito? A me arriva direttamente da Eddie Van Halen.

Eddie Van Halen, per quelli che non lo sanno, è quello che ha rivoluzionato la chitarra come Vivienne Westwood la moda. È quello che faceva andare le note più veloci dei cazzotti di Van Damme. È quello che… vabbè ci siamo capiti, è stato un genio che ha rivoluzionato la musica rock.

Negli anni ‘80 i nostri cari Van Halen, all’apice del successo, inserirono nel contratto del loro tour una clausola bizzarra: chi li ospitava doveva far loro trovare in camerino una ciotola di M&M’s dai quali dovevano essere eliminati quelli marroni.

Davanti a questa richiesta tutti impazzirono e tacciarono i 4 di essere rockstar con la puzza sotto il naso.

Ed eccoci al gancio della nostra storia.

I Van Halen avevano inserito questa clausola per avere un elemento rapido al fine di comprendere:

  1. Se chi li ospitava avesse letto il contratto;
  2. Se chi li ospitava aveva un approccio professionale.

Se una volta entrati in camerino avessero trovato M&M’s marroni potevano essere certi che il loro ospite non aveva fatto le cose come avrebbe dovuto rischiando di compromettere la performance e la sicurezza loro e dei roadie.

Arriviamo al DUVRI.

Come possiamo essere certi che il nostro appaltatore sia allineato a noi? Come possiamo essere sicuri che abbia letto il DUVRI e faccia ciò che abbiamo chiesto? Come possiamo essere certi che abbia un approccio professionale?

Chiediamo che ci dia una ciotola di M&M’s priva dei confetti marroni (ok, visto che siamo a Natale vanno bene anche i torroncini, ma non facciamoci prendere la mano dalle variazioni sul tema!). Inseriamo nelle prescrizioni del DUVRI qualcosa di facilmente visibile che ci permetta di capire:

  1. Se il DUVRI è stato letto, capito e l’appaltatore fa ciò che abbiamo chiesto;
  2. Se il DUVRI è stato letto, capito ma l’appaltatore non vuole fare ciò che abbiamo chiesto;
  3. Se il DUVRI non è stato letto.

Quindi, dopo il DUVRI, la riunione preliminare e il permesso di lavoro, andate in cerca dei vostri M&M’s marroni.

Se non li troverete, bhè, avete trovato un buon appaltatore!

 

 

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