B-SIDE #14 – Ezio Guaitamacchi, giornalista, scrittore e musicista

di Rock'n'safe
Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Ezio Guaitamacchi, giornalista, scrittore e musicista

Cosa ha significato la musica, il rock, nella tua vita?

Il rock si dice sia un veicolo salvifico. A me non ha salvato la vita, ma di sicuro l’ha resa migliore!

Qual è il suo significato profondo?

Il rock è una forma d’arte popolare. Noi storici ne identifichiamo la nascita con la registrazione della prima canzone di Elvis, il 5 luglio 1954. Il rock è uno stile di vita, una cultura! Nel passato era uno strumento di identificazione.

Pensi sia così anche oggi?

Credo che da dieci, quindici anni la musica in generale ha perso questo ruolo. Come tutte le forme d’arte ha un fase di declino, soprattutto nella sua funzione. Non è più identitaria, magari è intrattenimento. L’arte popolare è espressione del tempo e del luogo in cui nasce.

Il tuo ultimo libro “Amore, morte e Rock ‘n’ Roll” parla appunto del legame tra amore e morte.

Il tema amore e morte nasce dalla tradizione anglosassone. Tempo fa Laurie Anderson, la compagna di vita di Lou Reed, dopo la morte del marito, mi disse che la morte può essere vista come la presa di coscienza dell’amore che avevamo per la persona che è scomparsa. Allo stesso modo molte scomparse celebri si sono verificate nell’assenza dell’amore, un vuoto che si è cercato di colmare ad esempio con l’uso e abuso di sostanze, rendendo questo vuoto ancora più profondo.

Nel libro la lettura è accompagnata anche da tantissime immagini.

Si, ho voluto creare una sorta di racconto multimediale.

Cosa accomuna tutti questi grandi nomi del rock?

Tutti vanno vissuti per le loro opere, non per il loro personale. Non li conoscevamo. Ma conosciamo ciò che hanno prodotto e la loro voce in un certo senso li ha resi immortali. Il grande rimorso è che alcuni di loro se ne siano andati troppo presto.

La cosa importante è che di questi personaggi conserviamo le loro opere, che ci fanno vivere!

La musica è cibo per l’anima!

Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni

 

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