ROCK’N’SAFE stories #02 – Stephen Ray Vaughan

di Gabriele Medeot

Sembra incredibile come il rock decida in maniera imprevista, ma diabolicamente costante, di staccare un biglietto di riscossione nei confronti delle vite di alcuni dei suoi più grandi rappresentanti.

Era il 27 agosto 1990. Stephen Ray Vaughan, 35 anni, era uno dei più acclamati chitarristi sulla scena internazionale. Aveva appena concluso il suo ennesimo concerto con Eric Clapton e Buddy Guy.

Molto stanco per le centinaia di performance che stava eseguendo in quel periodo, aveva anche appena concluso un tour con Joe Cocker, chiese a Eric Clapton di poter prendere il suo posto sull’elicottero che lo avrebbe riportato per primo in albergo, per andare a dormire.

Quel viaggio non sarebbe mai arrivato in fondo. Complice una fitta nebbia e la poca esperienza del pilota, l’elicottero si schiantò su una collina lì vicino.

La tragedia emerse solo al mattino dopo, quando ci si accorse che quell’elicottero non era mai arrivato. E noi perdemmo uno dei più grandi chitarristi della storia.

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