Rialzarsi

di Paolo Zambianchi
una Safety Rockstar

Ooh babe
Hysteria when you’re near
Come on

Oh Baby
Isteria quando sei vicina
Vieni…

Sono ancora nell’aria le note di Hysteria quando Rick entra nella stanza adiacente alla sala prove.

Si toglie la maglia sudata, afferra una birra e si getta su una poltrona di pelle marrone, di quelle anni 80.

“Ehi Rick, leggi questa”.

Il suo amico gli si avvicina con in mano uno smartphone con il quale gli mostra una pagina web.

“C’è questo tizio che parla di te come una safety rockstar”

“Cosa? Che cazzo dici? E che diavolo di sito è questo?”

“Sembra sia una specie di rivista sul rock e sulla Safety. Non ho ben capito. Stavo cercando notizie su di voi in Italia, per capire se vale davvero la pena andare a fare quel tour da loro e cercando cercando mi è saltata fuori questa roba. Questo tizio, un certo Paolo Zambianchi, ti dipinge come una specie di esempio di vita”

“Sulla Safety???” Joe, il cantante, che nel frattempo è entrato nella stanza, esplode in una risata.
“Oh ma lo sanno questi che sei senza un braccio per colpa del fatto che guidavi come un pazzo facendo una gara per strada?” gli fa eco Phil, il chitarrista.

Rick Savage, il bassista, resta in un angolo intento a guardare le bottiglie di alcolici sul tavolo principale. Poi afferra un sandwick e si siede di fronte agli altri, che nel frattempo si sono seduti vicini e si passano il telefono con l’articolo.

Se anche solo una delle 60000 persone presenti quel 6 agosto 1986 al Monsters of Rock di Donington Park, ha preso esempio da lui, il mondo oggi è migliore, anche grazie a lui” legge Phil, che nel frattempo ha afferrato il telefono.

Rick Savage esita anche un po’ ma poi esordisce deciso: “Io me lo ricordo ancora quando tu Joe introdussi Rick presentandolo al pubblico come l’unico e indiscusso batterista dei Def Leppard, dopo che lui aveva eseguito magistralmente il primo pezzo in scaletta”

“Il pubblico impazzì!” conferma Joe “Me lo ricordo molto bene. Ero emozionato per quello che stava accadendo e vedere Rick eseguire quel pezzo in quel modo, nonostante non avesse più un braccio, mi lasciò di stucco. Lo fece meglio di ogni altra volta. Cazzo non avevo mai sentito Rock of Ages così carico”.

What do you want?
What do you want?
I want rock’n’roll, Allright!
Long live rock’n’roll

Cosa vuoi?
Cosa vuoi?
Io voglio rock’n’roll, si lo voglio
Lunga vita al rock’n’roll

“Già: volevo solo rock and roll. Quando uscii da quel fottuto ospedale, dopo che mi avevano illuso che avrei riavuto il mio braccio, volevo solo suonare. Mi esercitai giorno e notte con quella nuova batteria. Non sapevo come fare ma il modo lo trovai e per la miseria, fu la mia salvezza. Non so dove sarei ora se non ci fossi riuscito.”

“La stessa cosa potrebbero averla pensata le persone che ti videro quel giorno. Ha ragione questo tizio, insomma se anche solo uno di quelli avesse detto “se ce l’ha fatta lui posso farcela anche io” allora hai fatto qualcosa di grandioso” chiosa Rick Savage.”

“Fu durissima ritrovarmi senza un braccio. E tutto perché indossai male la cintura di sicurezza quel fottuto giorno”

“Andavi anche troppo veloce con quella Corvette”

“Si ma quel deficiente su quella schifosa Alfa Romeo Duetto mi aveva sfidato”

“Ehi ecco l’Italia che c’entra ancora. Si ma se avessi indossato correttamente la cintura, come dici tu, non avresti perso il braccio. La tua ragazza uscì quasi illesa”

“E quindi ora questo che vorrebbe: che facessi uno spot sulle cinture di sicurezza?”

“No, lui si limita a dire che sei un esempio perché hai saputo guardare avanti e rialzarti. Qui scrive, citando Jim Morrison: non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”

“Scrive inoltre che oltre ad avere lasciato un segno quel giorno a Donington Park sei riuscito a dare un altro segno quando sei riuscito ad affrontare tutti i tuoi fantasmi usando la musica e la batteria come strumenti per aiutare persone vittime di violenza domestica, adolescenti con problemi di giustizia, malati di cancro, veterani di guerra e soldati vittime di gravi ferite, grazie alla tua Fondazione. Rick è oggi un artista a tutto tondo, non è solo uno dei batteristi più forti di tutti i tempi ma ha saputo creare intorno a se un alone di esempio che lo rendono a tutti gli effetti una Safety Rockstar”

“E questo è quanto, Rick fattene una ragione: sei una Safety Rockstar” conclude Rick Savage.

“Se lo dite voi…”. Lo dice con aria di sfida ma il suo sorriso sornione sembra aver compreso la grandezza di quanto ha fatto e di quanto sta facendo.

“Dai riprendiamo le prove: andiamo con Love Bites”

“È proprio vero che l’amore morde e anche la vita! E quando mi ha morso mi ha staccato un braccio!!” e scoppia a ridere, perché questo momento di celebrazione lo mette in imbarazzo

“Già ma tu sei tornato, più forte di prima, mostrando al mondo che tutti ce la possono fare. Andiamo Safety man è l’ora del tuo tocco magico sulla batteria”.

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