Ho Visto Cose Che Voi Umani…

di Daniele Andrea Bilanzuoli
Ho Visto Cose Che Voi Umani…

Dobbiamo smettere di essere creduloni e poeti perché ogni gesto della singola persona si ripercuote in maniera costante sulla strada… mi spiego meglio.

C’è chi va a piedi, chi in monopattino, chi in bicicletta, chi con altri mezzi ed ho difficoltà a vedere gesti che siano sensati e coerenti. Noto pedoni non saper gestire lo spazio su un marciapiede, luogo a loro dedicato. Sbuffare, negoziare a fatica, imprecare e litigare. Vedo driver di monopattini che improvvisano traiettorie improbabili per se stessi e gli altri utenti. Vedo conducenti di velocipedi non affrontare la responsabilità della guida in maniera corretta, consapevole. Vedo che più aumenta la possibilità di velocizzare il proprio tragitto e la massa della scatola che li contiene e più l’errore viene amplificato.

Non vi è una categoria che possa salvarsi per diritto statistico del tragitto: ineducati a piedi, ineducati usufruendo di qualunque altra forma di trasporto e viceversa.

Correre con le proprie gambe è di per sé un evoluzione scelta e non naturale, andare più veloci è una conseguenza ancor meno accettata dalla nostra natura e richiede formazione, educazione soprattutto e accettazione. Dal punto A al punto B si arriva quando il sistema ricombinatorio e casuale del tragitto lo permette e, di conseguenza, imporsi e usare le facoltà emotive soggettive restituisce una tautologia: quel disastro che si vede ovunque ma soprattutto sulle strade italiane.

Non serve diversificare senza preparare persone che arrogantemente si reputano sazie per il solo fatto di saper muover gambe e mani su comandi binari (applicabile ad ogni mezzo) che un qualunque essere umano dotato di un normo livello cognitivo e con la possibilità fisica di interagire con i suddetti comandi sarebbe capace. Interagire a piedi o guidare trova il suo mantra nella pura “scelta”, ecco cosa è nella sua accezione più scientifica e rispettosa.

LinkedIn offe spunti e scambi di idee, ricerche affidabili ma ogni associazione che accusa quell’alta o quest’altra categoria non parte dalla critica della ragion pura di se stessi. Gli umani dovrebbero essere “resettati”, shockati e riavviati con modi che la sola educazione può donare, consapevolezza, riflessione, autocritica.

É tutto un tamponare difendendo se stessi senza aver capacità di indurre scelte corrette: o si educa o tutto è manipolabile perché ricordate che morire fa comodo sia al sistema che ruota dietro sia a tutti quelli che “finché sono gli altri e non le mie sofferenze” donano empatia il tempo di bere un bicchiere di acqua.

Guardo e osservo tutte le espressioni di chi incontro, incrocio, scambio momenti, a piedi al tavolino e all’incrocio. Ora prendere questi concetti e otterrete la base da applicare in ogni ambito: ci vogliono materialisti, manipolabili e quindi non colti, non educati, non liberi.
La strada, dal margine destro di un edificio al margine sinistro dell’altro edificio viene popolato da organismi che sanno fare male e senza piena coscienza dell’atto sociale… e le distrazioni high tech aumentano, distrazioni che ti regalano falsi momenti in cui evadere. Non ho una soluzione per ogni categoria, ho una soluzione che è la sola per ogni sfaccettatura della vita: educare e se avete ritenuto questi giovani “nativi digitali” siete fuori forma intellettiva e culturale.

L’essere umano rimane lo stesso dei tempi di Maria Montessori perché la tecnologia si impara al momento giusto, in porzione e qualità in base alle necessità evolutive e guidare, che è una cagata pazzesca (inteso i movimenti relativi a comandi binari) non fa eccezione.

Scegliere bene è la vera figata, la vera differenza di chi è sul piano evolutivo più alto (e non alludo a statici parametri di QI), chi sa scegliere perché parte dal considerarsi una goccia in un secchio.
E ora attendiamo altre bestialità punitive dal nuovo codice della strada che lasceranno in poco tempo spazio al ritorno al passato, come sempre direi!

 

 

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