B-SIDE #30 – Stefano Pozzovivo, speaker radiofonico e formatore

di Rock'n'safe
Ospite di Stefano Pancari oggi a B-SIDE: Stefano Pozzovivo, speaker radiofonico e formatore.

Stefano, quando hai iniziato la tua carriera in radio?

Nel 1984. E ancora oggi la radio gode di ottima salute, fortunatamente!

Cosa rappresenta per te?

La radio è un media che è rimasto fedele a se stesso. È fluida, la puoi ascoltare ovunque, con vari device. Per me la radio è immaginario, presuppone un dualismo perfetto tra conduttore e ascoltatore. Lunga vita alla radio!

Oltre al tuo lavoro a Radio Subasio sei anche formatore…

Sì, ho cominciato come docente a un Master in Conduzione Radiofonica 20 anni fa, all’Università di Perugia. Mi occupo di quella che si chiama prosodia della conduzione televisiva, in pratica formo futuri conduttori radiofonici e televisivi.

Quant’è importante la comunicazione per chi fa questo mestiere?

Tantissimo. Siamo quello che diciamo e come lo diciamo. La voce è uno strumento potentissimo, ha un codice di comunicazione che troppo spesso tralasciamo.

Che ruolo ha avuto la radio nei mesi di pandemia?

Avevamo il dovere di dare informazione, ma anche di rassicurare, divulgando le norme di comportamento utili ad arginare i contagi, ma senza diffondere il panico. C’è una distonia nella comunicazione quando si parla di emergenze. Sono vicepresidente di una Foundation a Rieti, la mia città, che nel 2018 ha organizzato dei corsi di comunicazione degli stati di emergenza, dopo che il terremoto ha colpito anche le nostre zone. Siamo un Paese a rischio sismico, con un forte dissesto idrogeologico. Purtroppo non sono rare le situazioni di emergenza, bisogna quindi saper usare i giusti canali di comunicazione anche in questi eventi, per non seminare il panico. Io sento la responsabilità del mio ruolo. Bisogna saper comunicare anche ai giovani, oggi viviamo un’epoca di fenomeni che viaggiano velocissimi!

 

 

Articolo e postproduzione video di Graziano Ventroni

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