Workout on stage: la nuova frontiera della formazione

di Giacomo Saggioro
Workout on stage: la nuova frontiera della formazione

Questo palco nella foto rappresenta per me un piccolo grande traguardo, un modo del tutto nuovo di approcciare alla sicurezza anche con l’occhio rivolto allo stare bene.

Riavvolgo il nastro e vado con ordine: Aprile duemilaventindue, dopo varie giornate di formazione, lezioni di anatomia, prove pratiche e esami finali mi abilito come istruttore di allenamento funzionale (tradotto: è un allenamento cardio basato sulla ripetizione a circuito di vari esercizi che coinvolgono tutti i distretti muscolari, ma soprattutto se svolto in gruppo e con la musica a palla è davvero divertente).

La premessa è questa, lo pratico già da qualche anno e ultimamente mi si era accesa una lampadina: perché non provare a portare alla ribalta il tema del benessere dei lavoratori proponendo alle aziende di organizzare piccole sessioni di “palestra”, permettendo di coinvolgere chi tra i dipendenti e collaboratori volesse partecipare?

Uno degli argomenti a me più cari è sempre stato quello dello stress da lavoro: tematica delicata, parlare di qualcosa che riguarda “noi”, il nostro modo di essere all’interno di un ambiente di lavoro, di percepire e di rapportarci con gli altri di sicuro non è un qualcosa di così facile da esternare, o quanto meno da raccontare in aula alla presenza di qualcuno che magari nemmeno conosco.

Insomma, aprirsi su questo fronte è difficile, se non addirittura sconveniente.

Mi scervellavo alla ricerca di nuovi spunti per sviscerare l’argomento durante i corsi e renderlo più stimolante: interviste a Simon Sinek (autore di “Partire dal perché”, consigliatissimo!), Mr. Feynman e l’importanza di coltivare curiosità e divertimento in ciò che si fa, Julio Velasco che con le sue riflessioni ci fa capire quanto sia essenziale il concetto di fare squadra.

A tutte queste personalità che per me in primis sono state e sono ancora adesso fonte di grande ispirazione ho cercato di aggiungere qualcosa di mio, pensando soprattutto allo stare in forma. Il mio motto è molto semplice ma è diventato un mantra in cui credo fortemente: lavoro bene se sto bene.

Che assomiglia al molto più famoso mens sana in corpore sano” e da qui sto sviluppando un progetto che apra la formazione a nuovi orizzonti, in particolare quello della promozione dello star bene attraverso l’attività fisica che diventa un momento di coinvolgimento per tutto il gruppo, spingendo le aziende e le persone che ne fanno parte a mettersi in gioco.

Passiamo un terzo della giornata lavorando, la settimana lavorativa “breve” è sicuramente un tema attuale ma ancora forse utopistico per i nostri tempi; valorizziamo meglio le ore passate in azienda investendo del tempo “extra” per il nostro benessere, con la voglia di rafforzare il team e imparare conoscerci, spingendoci oltre i limiti e mettendoci alla prova con nuove attività alla portata di tutti.
Steve Jobs diceva che “il tuo lavoro riempirà gran parte della tua vita e l’unico modo per essere veramente soddisfatto è quello di fare ciò che credi sia una grande lavoro”.

Conclusione?

Asciugamano e borraccia, siamo pronti per iniziare!

 

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