Ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza nel mondo futuro

di Marco Colombo
Ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell'emergenza nel mondo futuro

ROCK’N’SAFE

D’intesa con la squadra di Safety Rockers.

VISTA la falsa dedizione alla sicurezza sul lavoro da parte di molti datori di lavoro;

VISTO l’ostracismo tuttora mostrato nei confronti della sicurezza sul lavoro da parte di molti lavoratori;

VISTA la facilità con cui si parla, ma la difficoltà con cui si agisce;

RILEVATO l’andamento infortunistico sul territorio italiano, tuttora caratterizzato da necessità d’urgente intervento;

CONSIDERATO che sia doveroso parlare di sicurezza in maniera più incisiva, aperta e concreta;

RITENUTO che sia sacrosanta una presa di coscienza da parte di tutte le autorità, di tutte le funzioni e, in particolare, di tutti i datori di lavoro e di tutti i lavoratori coinvolti;

 

Emana la seguente ordinanza:

Art. 1 (Definizioni)

Immobilismo: “s. m. [der. di immobile, sull’esempio del fr. immobilisme]. – Nel linguaggio polit., con sfumatura polemica, atteggiamento, da parte di un governo, di staticità, di resistenza passiva, di opposizione di fatto, anche se non programmata, nei riguardi delle possibili soluzioni progressive o comunque profondamente innovatrici dei problemi politici, soprattutto nel campo della politica estera e sociale; in campo economico, assenza di provvedimenti capaci di mutare una situazione e di realizzare progressi tecnici che permettano di ridurre i costi e aumentare la produzione. Per estens., mancanza di iniziativa, tendenza a mantenere immutato uno stato di cose, opponendosi a ogni novità o trasformazione” (Treccani).

Dibattito sulla flessibilità del lavoro: “in Italia è stato sempre vivace. Da un lato, le imprese e le loro organizzazioni sostengono che, per aumentare l’occupazione, è necessario perseguire il maggior grado possibile di f., rendendo così più conveniente e meno costoso l’impiego di lavoro; dall’altro lato, i lavoratori e le loro organizzazioni si oppongono a un’eccessiva f. del mercato del lavoro, ritenendo che essa possa ledere alcuni diritti fondamentali quali la sicurezza del posto di lavoro, un giusto compenso salariale, ecc. L’Italia ha inserito elementi forti di f. nel mercato del lavoro attraverso la legge 196 del 24 giugno 1997 (detta anche legge Treu dal nome del ministro proponente) recante Norme in materia di promozione dell’occupazione. Tale legge ha istituito le figure di lavoro “anomale” o a tempo determinato quali il lavoro interinale, il part time, il contratto formazione-lavoro e l’apprendistato, oltre a importanti norme sulla formazione attraverso la partecipazione a stages e tirocini in azienda. Tale legge è stata successivamente perfezionata attraverso la legge 30 del 14 febbraio 2003 (detta anche legge Biagi, dal nome del giuslavorista che ne ideò la struttura). La legge 30 ha introdotto ulteriori elementi di f. contrattuale rispetto alla legge Treu; in particolare vanno ricordati l’outsourcing, il job on call, il job sharing (lavoro a chiamata o intermittente, lavoro a coppia o ripartito), la formazione, il socio lavoratore, lo staff leasing, il part time, le collaborazioni coordinate e continuative e la borsa continua del lavoro. Il duplice intento della legge 30 è quello di dare alle aziende migliori strumenti di gestione organizzativa del personale e al lavoratore sufficienti tutele e diritti nei contratti atipici” (Treccani).

Soft skills: riferendoci specificatamente a quanto descritto nel “Future of Jobs Report 2020” redatto dal World Economic Forum, la flessibilità diventa protagonista anche quando si parla di soft skills: non si sta più parlando di flessibilità del lavoro e di flessibilità della sua giurisdizione, ma anche di flessibilità umana nei confronti del cambiamento, di capacità di adattarsi rispetto ad una nuova situazione. “Skills gaps continue to be high as indemand skills across jobs change in the next five years. The top skills and skill groups which employers see as rising in prominence in the lead up to 2025 include groups such as critical thinking and analysis as well as problem-solving, and skills in self-management such as active learning, resilience, stress tolerance and flexibility. On average, companies estimate that around 40% of workers will require reskilling of six months or less and 94% of business leaders report that they expect employees to pick up new skills on the job, a sharp uptake from 65% in 2018” (La mancanza di competenze continua ad essere elevata, poiché le competenze richieste in tutti i posti di lavoro cambieranno nei prossimi cinque anni. Le competenze e i gruppi di competenze principali che i datori di lavoro vedono progressivamente sempre più importanti in vista del 2025 includono gruppi come il pensiero critico e l’analisi, nonché il problem solving e le competenze nell’autogestione come l’apprendimento attivo, la resilienza, la tolleranza allo stress e flessibilità. In media, le aziende stimano che circa il 40% dei lavoratori richiederà una riqualificazione di sei mesi o meno e il 94% dei leader aziendali afferma di aspettarsi che i dipendenti acquisiscano nuove competenze sul posto di lavoro, un forte aumento rispetto al 65% nel 2018).

 

Art. 2 (Misure relative alla prevenzione e la gestione dell’emergenza nel mondo futuro)

Allo scopo di ridurre in maniera significativa incidenti e morti sul lavoro, viene fatto obbligo di dotare tutti i lavoratori (si sottolinea tutti) degli idonei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), tra i quali ricordiamo innanzitutto la consapevolezza dei rischi presenti sul luogo di lavoro, la tranquillità di essere parte di un gruppo il cui DL (Datore di Lavoro) garantisca serietà e trasparenza, e ultima, ma non per importanza, la flessibilità cognitiva, che rimane il presidio più importante per la tutela della salute dei lavoratori, ai fini della prevenzione e della gestione dell’emergenza nel mondo futuro.

Ci permettiamo di sottolineare quest’ultimo aspetto: la flessibilità cognitiva, che non si può né misurare né pesare, ma si può sviluppare, è per eccellenza la soft skill “primaria”, detta anche adattabilità, che ha permesso agli esseri viventi di evolversi e adeguarsi al mondo circostante, esso stesso in continua evoluzione, garantendo perciò la continuità della specie (citando un famosissimo premio Nobel: “Darwin non era mica un cog***ne”). Da qui, la necessità di fornire, o per meglio dire, acquisire da parte di tutti questa capacità, progressivamente scivolata verso il fondo della classifica delle più gettonate, dal momento che il livello di astrazione e apparente superiorità a cui siamo arrivati lascia intendere che l’uomo sia una specie eletta, immarcescibile, inattaccabile e inaffondabile: NO, non lo è.

I rischi esistono. Il mondo è in continuo cambiamento, ogni giorno abbiamo nuove problematiche da affrontare, nuove sfide. Ecco perché il lavoro, entro certi limiti, deve essere flessibile. Ma anche gli individui devono apprendere la flessibilità. A causa di nuovi pericoli. Di nuovi predatori. Ergo, nuovi rischi nei luoghi di lavoro, in aziende che sono in continua evoluzione. Chi non lo capisce, rischia grosso. Chi se ne infischia, gioca con la pelle propria e quella altrui (art. 20, comma 1, D.Lgs. 81, 9 aprile 2008).

Chi si ferma è perduto. Chi non si evolve…Muore.

 

Art. 3 (Disposizioni finali)

Le disposizioni della seguente ordinanza si applicano immediatamente, in sostituzione delle vecchie e buone abitudini che ci hanno sempre, inevitabilmente, drammaticamente scortati fuori dalla safety zone in compagnia di near miss, infortuni ed incidenti mortali. È fortemente raccomandato, durante la fase di apprendimento ed evoluzione, il largo consumo di musica ad alto contenuto di positività, naturalmente a tutto volume. E chi più dei teutonici Helloween del primo Keeper of the Seven Keys può allegramente, talvolta quasi in maniera fanciullesca, raccontarci di come affrontare il cambiamento, e la prospettiva in un mondo futuro?

 

You say you’d like to stay

But this is not your time

Go back, find your own way to future world

Life can be for living

Just try and never give in

Tell everyone the way to future world

(Helloween, “Future world”, 1987)

 

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