Quando sei convinto di avere il controllo, stai perdendo il controllo

di Marco Leonetti

Quante volte sul lavoro ci siamo detti “Posso assumermi questo rischio perché ne controllo gli effetti”?

Com’è finita?

Andiamo per gradi e sediamoci comodi per godere di una pellicola che non rappresenta sicuramente l’acme della carriera di Quentin Tarantino (il rocker della regia!), ma può venirci in aiuto per parlare di sicurezza sul lavoro (e azioni sicure in generale).

La scena è ambientata in un lussuoso albergo nella città di Los Angeles. È la notte di capodanno e il nostro Norman, dopo una serata con gli amici, si ritrova a scommettere un dito che il suo accendino (un accendino davvero affidabile) si accenderà dieci volte consecutive senza mai fare cilecca. Quella notte, però, la fortuna non sta dalla parte di Norman.

Ciò che lui ignora è che non ha il controllo della situazione come crede, ma sta solo facendo un grossolano errore di valutazione definito bias di “Illusione di controllo” (introdotto da Langer nel 1975).

Questo bias ci porta a credere di poter avere il controllo su ciò che accade e, quindi, a sottostimare rischi e potenziali effetti dannosi.

Scena grottesca, vero?

Ma ora facciamo un passo indietro e immaginiamoci su un luogo di lavoro.

Quando, ad esempio, davanti ad un’attrezzatura pensiamo di poter bypassare una sicurezza o disattendere una procedura “perché tanto posso controllarne il rischio”, siamo guidati dal bias di “Illusione di controllo”.

Ma, appunto, è solo un’illusione ed è lì che si annida il pericolo.

Infatti anche se le cose per una volta fileranno liscio, avremo attivato un meccanismo senza vincitori dove, rinforzando la convinzione che “avevo ragione… potevo gestire la situazione!”, verremo esposti all’inesorabile variabile del tempo. Probabilmente continueremo ad agire allo stesso modo alimentando la nostra illusione e, alla fine, metteremo solo a repentaglio la nostra sicurezza e quella di chi ci sta intorno.

In quei momenti vale la pena fermarsi, fare una pausa e riflettere sulle prossime azioni. Solo dopo potremo tornare al lavoro e operare nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

Magari l’ascolto di buona musica ci aiuterà a rilassarci. Io ho nella play list “Feeling Good” di Nina Simone.

Buon ascolto e BE SAFE!

 

Guarda anche l’intervista.

SCORRI LA PAGINA E LASCIA UN COMMENTO.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento