L’alternanza Scuola-Lavoro è una questione di cuore

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Vi siete mai chiesti perché accadono certe cose e non tutto va come dovrebbe andare?

Vi sveliamo subito la risposta… molte volte, per mancanza di conoscenza!

Perché, più spesso di quanto ce ne rendiamo conto… parliamo e, talvolta, emettiamo giudizi su argomenti che non conosciamo bene (o che non conosciamo affatto!).

Il nostro obiettivo, quindi, è cercare di fare chiarezza, almeno per quanto riguarda l’argomento Alternanza Scuola-Lavoro. Iniziamo evidenziando la differenza tra “Stage” e “Alternanza Scuola-Lavoro”, spesso confusi.

Esaminiamo l’etimologia del termine Stage.

La parola “Stage” deriva dal latino medievale “stagium” e indica il periodo, la fase d’iniziazione pratica o di addestramento. Il termine francese “stage” che si pronuncia “stag” ed equivale a “tirocinio” ha un significato totalmente differente da “stage”, termine inglese che si pronuncia “steig”, ovvero “stadio/fase/palcoscenico”.

Entrambi i progetti, Stage e Alternanza Scuola-Lavoro hanno finalità formative, ma vengono declinati in maniera differente; hanno, infatti, durata e attori coinvolti differenti.

E che cos’è l’Alternanza Scuola – Lavoro? Quali “attori” sono coinvolti?

L’Alternanza Scuola-Lavoro è una modalità didattica innovativa finalizzata a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo (in azienda) le attitudini di studentesse e studenti, grazie a progetti in linea con il percorso di studi.

L’Alternanza Scuola-Lavoro, obbligatoria negli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola).

Nel processo di progettazione, attivazione, accompagnamento, monitoraggio e valutazione dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro intervengono molti soggetti/attori definiti dalla legge stessa: il Dirigente Scolastico, il Referente d’Istituto, il tutor della scuola e il tutor aziendale.

Spesso l’Alternanza Scuola-Lavoro viene confusa ed etichettata come “sfruttamento” di giovani leve a costo zero, soprattutto dopo episodi dove questa opportunità per i giovani si trasforma in tragedia, come è successo recentemente.

In realtà, se l’Alternanza Scuola-Lavoro viene portata avanti correttamente è senza dubbio un’opportunità reciproca. È ovvio che i soggetti coinvolti giocano un ruolo cruciale al fine della buona riuscita del progetto.

Oltre alle figure sopracitate appare opportuno che il Referente Risorse Umane si confronti prima e durante le fasi del progetto con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), per fare in modo che lo studente effettui questo percorso formativo in totale sicurezza!

Anche se il periodo di permanenza dello studente è breve, solitamente circa due settimane, garantire un ambiente di lavoro sicuro è una condizione “sine qua non” e tutto il personale deve essere al corrente dell’arrivo del nostro ospite.

Come possiamo fare per generare una musica armoniosa dove tutto “suona a dovere”?

Per rispondere a questa domanda ci siamo fatti ispirare dalla metafora del cuore rosso e cuore verde, raccontata da Mario Alberto Catarozzo in un webinar condotto da Fausto Turco sulla Gestione del Personale (potete seguire la registrazione del webinar a questo link ).

Secondo questa teoria l’essere umano non ha un cuore, ne ha due:

  • Il cuore rosso: è il cuore degli affetti, dell’amore e delle relazioni.
  • Il cuore verde: è il cuore degli affari, del Business, del lavoro (il colore è ispirato a quello dei dollari).

I due cuori sono uguali, ma c’è una regola: non devono mai battere contemporaneamente!

Con amici e parenti batte il cuore rosso e quello verde sta fermo; quindi, in teoria non si fanno affari con amici e parenti.

Con il lavoro e il business batte solo il cuore verde.

Facendo tesoro di questa metafora, abbiamo deciso di superarla, perché amiamo le sfumature!

Ci piace immaginare l’utilizzo di un cuore arcobaleno per prendere le decisioni migliori!

Agire con il cuore arcobaleno significa riuscire a generare equilibrio tra Passione e Business, coordinando abilmente il cuore e il cervello.

Il risultato è una tavolozza di colori che generano uno spettacolo meraviglioso e ci permette di raggiungere risultati efficaci e, ancora meglio, inaspettati.

Chi ha detto che è sempre necessario scegliere tra due estremi? Spesso la soluzione è saper cogliere le sfumature!

Quindi la prossima volta che accoglierete un giovane talento nella vostra organizzazione fatelo con il cuore arcobaleno per trasferire le vostre competenze, con passione e amore, in un ambiente di lavoro sicuro!

Per raggiungere questo obiettivo ci sono alcuni passaggi di vitale importanza: agire per tempo, preparando tutto ciò che è necessario con anticipo; mantenere vivo il focus sulla passione come elemento che fa la differenza per coinvolgere, ispirare, “saper essere”.

Quanto è bello trovare e sviluppare il talento soprattutto nei giovani, giorno dopo giorno, in un ambiente sicuro, con la stessa attenzione e delicatezza con cui curiamo una piantina, annaffiandola quotidianamente!

Solo in questo modo il talento sboccerà come un fiore a primavera.

Vi lasciamo questa canzone di Adriano Celentano, “L’arcobaleno” scritta da Mogol e dedicata all’amico e musicista Lucio Battisti, con uno scopo molto diverso da quello di questo articolo… ma se seguirete attentamente le parole… potrete trovare tanti passaggi che possono essere collegati all’argomento in questione…

Se c’è una luce che trafigge il tuo cuore, l’arcobaleno è il nostro messaggio d’amore.

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