Facile come attraversare la strada

di Marianna Cardona
facile come attraversare la strada

Quando eravamo piccoli i nostri genitori ci hanno ripetuto fino alla nausea queste parole: “quando arrivi ad un incrocio fermati, cerca le strisce, guarda a destra e a sinistra, quindi attraversa”.

Ormai dovrebbe essere nel nostro DNA, eppure non pensiamo ai nostri genitori e a cosa ci dicevano prima di attraversare, attraversiamo e basta. Ma come e dove lo facciamo? Con il semaforo rosso o in un posto senza strisce “tanto non arriva nessuno”, tagliamo in diagonale un incrocio “tanto se arriva qualcuno si ferma”, di traverso passando dal centro della rotonda “tanto se mi investono è colpa loro” e così via, gli esempi si sprecano.

Se attraversare la strada è un evento banale in una camminata quotidiana, fosse anche solo per andare a prendere il pane, e riusciamo a trasgredire ad una regola ancora più banale che ci rende ragionevolmente sicuri della nostra incolumità, come possiamo pensare di essere rispettosi delle regole che la nostra azienda ci dà per lavorare in sicurezza?

Tra le prime cause di infortunio c’è l’eccesso di sicurezza delle persone. Pare un paradosso a sentirlo. Più ci si sente sicuri a svolgere il proprio lavoro più si corrono dei rischi nel farlo. Eppure l’azienda ci dà le istruzioni operative, ci dà i DPI, ci fa seguire i corsi di formazione e si aspetta da noi solo una cosa: il rispetto delle regole. Ma noi lavoratori siamo impavidi e spesso le regole ce le facciamo da soli pensando di fare meglio, di fare più in fretta, pensando che chi sta in ufficio non sa cosa sia la vita del cantiere o della fabbrica e che quindi abbia fatto regole assurde senza mai doverle veramente seguire. Il nostro libero arbitrio ha il sopravvento sulle regole: attraversiamo con il semaforo rosso.

Ma conosciamo veramente le conseguenze delle nostre azioni?

Visto l’elevato numero di infortuni a livello nazionale, direi di no. Forse dopo tutto papà e mamma avevano ragione: controlla bene prima di agire.

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