Comunicare come se non ci fosse un domani

di Daniele Andrea Bilanzuoli
Comunicare come se non ci fosse un domani

La pandemia ha messo in stand-bye i morti sulle strade, ma continuano a perdurare. Come affrontare lateralmente due aspetti per migliorare la situazione.

Primo aspetto: comunicare correttamente.

Comunicare deve essere eticamente corretto, deve essere interrotta la catena di titoli shock di bassa lega (“un auto travolge…”) e possiamo anche smettere di usare campagne shock dagli effetti duraturi di uno sbadiglio.

Informare è un’attività che da informazioni utili a tutti coloro che entrano a contatto con quella fonte. La frase rende cristallino il fatto che sia un processo unidirezionale, un po’ come il concetto di formazione fino a meno di vent’anni fa (amo le bacchettate!).

È intuibile come il risultato sia poco efficace, poco sensibilizzante dato che lascia all’interpretazione personale (siamo pieni di bias!) ogni parola e immagine presenti nel messaggio.

“Bandisco da questo Regno, il Regno della Buona Comunicazione, ogni tecnica di Shock Advertising, Yobbo Advertising e Fear Arousing Appeal”

Comunicare è un processo biunivoco, una costante negoziazione etica, in cui l’ascolto attivo è base del momento. Comprendere il messaggio veicolato è il cuore della situazione ed elaborarlo nella maniera corretta è importante perché non perda significato, non sia statico, fermo.

Le nostre menti sono difese da una bias terribile e resistente come un muro in cemento armato: l’ottimismo irrealistico che tradotto suona pressappoco così “tanto a me non capiterà”: che si aprano pensieri e ricordi in ognuno di voi cari lettori.

Cosa suggerite (nei commenti all’articolo)?

Secondo aspetto: cercasi genitori.

Preferisco descrivere il titolo in questa maniera: cercasi persone che prima di mettere al mondo una creatura per soddisfare l’ego, siano stati in grado di affrontare il lutto del cambiamento da figlio a genitore e siano equilibrati con la propria mente, pronti nella quotidiana negoziazione con il partner e gli altri suoi simili, scevri da egoismo.

In questo modo avremmo risolto il problema principale di questo pianeta: l’Essere Umano, siamo troppi e mal organizzati, eticamente disastrosi.

I genitori e quando ci penso mi crescono i denti da vampiro: puntare il dito contro i giovani sembra l’attività principale ma dov’è finito il loro esempio, il modello genitoriale? Dove sono finite empatia, formazione ed educazione? (Siete d’accordo con me che siano termini da considerare anche per il primo aspetto, la comunicazione?).

Presto arriva l’età biologica in cui la mente dei vostro “ormai non più bimbo” cambia e inizia un percorso in cui finisce di auto-centrarsi scontrandovi sempre più per affermare la sua identità (prima che subisca il trauma dell’adeguamento sociale ed una armonizzazione opposta a quella naturale e spontanea fino ad ora operata).

Una cosa verrà sempre fatta dal pupo: osservarvi più che mai di sottecchi per vedere se siete ipocriti o coerenti. In questa fase Voi senza rendervene conto rovinate o fornite un esempio all’adulto che sarà, anche se vi costa fatica, anzi deve costare fatica perché la rottura generazionale fa bene ed è necessaria.

Fin dalle medie i giovani interrogati sanno descrivere benissimo, se i genitori sbagliano a relazionarsi sulle strade non si sfugge. Possibile che siate così dannati ed egoisti, fragili è il termine corretto, da non accorgervi di cosa state facendo?

Il 66% dei bambini è sicuro che gli adulti “non si comportino bene” e il 63% afferma che il “mio papà/mamma cerca di distrarmi con smartphone o tablet”.

Per comunicare e per fare il genitore, per guidare bisogna saper ascoltare ed essere empatici e non giudicare.

Colonna sonora in onore dei miei cari amici About Us, una nuova rock band proveniente dal nord dell’India (Nagaland), distretto di Wokha. Abbiamo parlato anche della situazione nelle loro strade mentre la band andava nello studio di registrazione, quante persone al cellulare nelle loro strade caotiche.

Vi abbraccerò in primavera quando verrete in Italia!

 

 

Visita l’intera rubrica Hse on stage!

SCORRI LA PAGINA E LASCIA UN COMMENTO.

Potrebbe interessarti

Lascia un commento

28 MAGGIO | 9.00 – 18.00

MILANO

UNAHOTELS EXPO FIERA