Analisi Temperamento

di Daniele Andrea Bilanzuoli
Analisi Temperamento

Linee Guida per La Corretta Integrazione della Persona alla Guida/Gestione del Percorso
Formativo: Analisi Temperamento (disposizioni/collocazioni più segrete del suo carattere)

Da oggi proporrò il risultato di cinque anni di raccolta dati, profilazioni per dar vita a una nuova forma di analisi in nome di una vera forma di sicurezza attiva partendo dalla Formazione con la F maiuscola!

In sede odierna analizzeremo Nove Dimensioni caratterizzanti il temperamento dell’allievo alla guida e analisi della Segmentazione Semantica delle immagini (associa un’etichetta o una categoria a ogni singola immagine. Viene utilizzata per riconoscere una serie di immagini che formano categorie distinte. Ad esempio, deve identificare veicoli, pedoni, segnali stradali, marciapiedi e altri elementi della strada -> immagini più nitide, scelte più coerenti).

1) Attività: indica la proporzione tra periodi attivi e periodi inattivi dell’allievo, ad esempio se si tratta di un allievo particolarmente reattivo agli stimoli;

2) Ritmicità: indica la regolarità o al contrario l’irregolarità dei ritmi del respiro e di ossigenazione muscolare, bilanciamento chimico dell’adrenalina e cortisolo;

3) Adattabilità: indica la capacità di adattamento all’ambiente dell’allievo;

4) Distraibilità: indica la capacità di uno stimolo esterno di distrarre un bambino da una certa situazione o da un comportamento;

5) Soglia di sensibilità sensoriale: indica l’intensità di cui uno stimolo necessità per elicitare (tirar fuori insomma – Maieutica) nell’allievo una certa risposta sensoriale, ad esempio la tendenza di un allievo a sobbalzare al più lieve rumore esterno al veicolo;

6) Intensità delle reazioni emotive: indica l’energia espressa dall’allievo quando esplica una risposta emotiva, ad esempio la potenza percettiva di uno spavento (l’equilibrio per alcuni di essi passa dallo sfogo/pianto);

7) Umore: indica il tono prevalente dell’umore, ad esempio se si tratta di un allievo sorridente o tendenzialmente ritroso e schivo;

8) Persistenza e durata dell’attenzione: indica la capacità di un allievo di mantenere l’attenzione verso un certo stimolo nonostante le interferenze e le eventuali interruzioni/distrazioni;

9) Approccio o ritirata: indica il tipo di rapporto che l’allievo ha con uno stimolo diverso dall’ordinario o con una situazione nuova, ad esempio il modo in cui reagisce alla vista di un pedone sul ciglio del marciapiede o un conducente imprudente in fase di sorpasso.
Sulla base di queste nove dimensioni, vi sono tre principali tipologie di temperamento:

Allievo facile: comprende il 40% degli allievi; presentano un umore positivo e instaurano una routine regolare soprattutto nelle prime guide.

Allievo difficile: comprende il 45% degli allievi; hanno un umore tendenzialmente negativo, si spaventano facilmente (fino a terrorizzarsi/paralisi sensoriale) e faticano a relazionarsi con gli altri utenti della strada (tendono ad escludere tutti gli utenti vulnerabili) e a delineare regolari routine dinamiche (tendenzialmente parcheggiano bene, routine confortevole).

Allievo a lenta attivazione: comprende il 15% degli allievi. L’umore è generalmente piatto.

Torniamo alla realtà: curare le patologie di un amaxofobico senza il supporto di un collega o di un medico nei casi più radicati necessiterà un cambiamento sia culturale sia strategico nelle scuole guida, attualmente declinate alla solo conferimento del documento ma ben lontane dalla piattaforma di qualità richiesta.

Il tempo della motorizzazione come ente non-esaminante sta per finire così come quello dei centri di formazione dozzinali che fino ad ora hanno imperversato nei prossimi dieci anni molto cambierà per fortuna, i feudi non saranno più tramandati da padri a figli.
Vi lascio con Phil Collins con Easy Lover, canzone perfetta per uno stato d’animo frizzante e leggero.

 

 

 

 

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