Lavoro da anni in uno stabilimento chimico, e se c’è una cosa che ho imparato, è che la fretta e la confidenza sono tra i peggiori nemici della sicurezza.
Una mattina stavo facendo il giro di controllo nel reparto miscelazione. Quando passai vicino ad Andrea, un collega da molti anni in azienda, stava aprendo un boccaporto per un rabbocco.
Mi fermo. Niente tuta. Niente maschera. Niente guanti. Solo scarpe da lavoro.
— “Andrea… e i DPI?”
Lui si gira, e con un tono tra l’annoiato e il seccato mi fa:
— “Ma dai, tanto entro solo un attimo…”
Eccola. La frase che non manca mai.
— “Un attimo è tutto quello che serve per farsi male qui dentro. L’abbiamo già visto in passato. Un attimo senza filtro, e respiri quello che non dovresti. Un attimo senza guanti, e ti ritrovi con una reazione chimica sulla pelle.”
Andrea sbuffa.
— “Eh va bene, va bene… adesso li prendo.”
Lo vedo andare a passo lento verso l’armadietto dei DPI, l’espressione di chi pensa che sto esagerando, ma che in fondo sa che lo dico per tutelarlo.
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