Se no qui non consegniamo più niente!

di Rock'n'safe
Se no qui non consegniamo più niente!

Lavoro nel mondo HSE da quasi ventii anni. Ne ho viste tante, ma ci sono momenti in cui ti rendi conto che la sfida più grande non è far rispettare le regole, ma cambiare la mentalità. Recentemente sono stato chiamato in un reparto confezionamento di una grossa azienda. Il turno era appena iniziato, ma il rumore del macchinario di linea è… strano. Troppo veloce. Parlando con un lavoratore, mi conferma che sia il movimento che il rumore del macchinario è diversa da diverse settimane. Ecco allora che in tre secondi capisco: la barriera di protezione è stata esclusa. La confezionatrice lavora senza il sensore di stop automatico.

Mi guardo intorno, fermo l’operatore con calma.
— «Stop un secondo. Non toccare nulla.»

Lui mi guarda un po’ nervoso.
— «Io non ho fatto niente, eh… me l’hanno data così.»

Prendo il telefono. Chiamo il manutentore. E cinque minuti dopo, si presenta anche il titolare dell’azienda.

— «Oh, che succede? Cos’è tutta questa agitazione?»
— «Succede che qualcuno ha disattivato i dispositivi di sicurezza sulla confezionatrice.»

— «Dai, adesso non facciamo i tragici. È solo un blocco che si attiva ogni volta che qualcuno si avvicina col cartone storto. Ci rallenta tutto. Siamo già in ritardo sulla spedizione. Se no qui non consegniamo più niente.»

— «E quindi per recuperare tempo hai pensato bene di rimuovere una protezione che serve a evitare che un braccio finisca dentro una macchina in movimento?»

Lui scrolla le spalle.
— «Ma dai… i ragazzi stanno attenti. È gente che sa lavorare, mica ragazzini.»

— «Anche tanti ragazzi e ragazze che hanno avuto gravi conseguenze sapevano lavorare. Però poi un nastro ha preso la manica della felpa o altro e gli ha tranciato l’avambraccio. Perché? Perché avevano bypassato il micro. Come qui.»

Luca mi guarda, inizia a capire che la faccenda è più seria.

— «Ma è solo per oggi, giuro. Dovevamo chiudere il lotto per il cliente, sennò perdiamo la fornitura.»

— «Meglio perdere una fornitura che una persona. Meglio perdere una fornitura oggi che finire in tribunale domani.»

Silenzio.

Poi abbassa lo sguardo, mastica nervosamente una frase.

— «Rimettila a norma. Subito. Ci arrangiamo. Magari dividiamo il lotto e facciamo due turni.»

Mentre rientro in ufficio per scrivere il rapporto, ripenso a quella frase. L’ho sentita troppe volte e come ho scritto all’inizo di questa storia, nel nostro paese la vera urgenza è il cambio di mentalità di diverse persone nelle aziende.

 

 

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