Tranquillo, oggi non c’è vento!

di Rock'n'safe
Tranquillo, oggi non c'è vento!

Quel giorno in cantiere era come tanti altri: caldo, rumore ovunque, il solito via vai di persone e macchinari. Stavo salendo al quinto piano del ponteggio per il solito giro, quando l’occhio mi cade su una scena che ormai conosco fin troppo bene.

Danilo, un ragazzo sveglio, uno che lavora bene, con già qualche anno di esperienza sulle spalle. Ma come spesso succede con chi “lo fa da un po’”, aveva iniziato a prendersi quelle libertà che ti fanno pensare che tanto a te non capita mai. Era lì, a neanche mezzo metro dal bordo del solaio, piegato a tagliare delle barre. Nessuna cintura. Nessuna linea vita. Il casco? Lasciato lì per terra.

Mi avvicino:

“Danilo… ma che stai facendo? Ti rendi conto che sei a venti metri da terra e non hai nulla che ti protegge? Basta uno sbaglio, uno solo…”

Si gira e mi guarda. Sorride. Quel sorriso mezzo ironico, mezzo “dai, non rompere”. Poi mi dice:

“Tranquillo… oggi non c’è vento.”

Resto lì un secondo, senza parole. “Non c’è vento”… come se la gravità andasse in vacanza quando il cielo è sereno.

“Danilo, sai quante volte ho sentito dire ‘è solo un attimo’, ‘faccio in fretta’, ‘oggi va tutto liscio’. E poi ho dovuto sentire che qualcuno non è tornato a casa.”

Lui non mi ha risposto subito. Ha abbassato lo sguardo, e per un attimo lì su, sopra tutto quel rumore, c’è stato silenzio. Poi si è girato, è andato a prendere l’imbrago e ha iniziato a legarsi come si deve. Non ha detto grazie. Non serviva. Io non voglio ringraziamenti. Voglio che tornino tutti a casa la sera.

E in quel momento ho pensato: magari ho solo fatto il mio dovere, ok.
Ma se in quei cinque minuti ho fatto cambiare idea a uno come Danilo, allora, forse, oggi ho davvero fatto qualcosa che vale.

 

 

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